BOSSING

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Il bossing è definibile come una forma di mobbing "dall'alto" (mobbing von oben, nella letteratura in tedesco sull'argomento), ossia attuato non da colleghi di lavoro (o compagni di scuola, di squadra sportiva ecc.), bensì da un superiore gerarchico, come ad es. il capufficio, il dirigente, il manager, il direttore tecnico della squadra, l'ufficiale responsabile di un reparto militare o, più in generale, da una direzione aziendale.
Consiste in una forma peculiare di molestia psicologica che viene attuata con il preciso scopo di indurre il dipendente alle dimissioni, spesso per l’impossibilità di poterlo licenziare. Il bossing può concretizzarsi in modalità differenti ma con lo scopo comune di creare un clima di tensione intollerabile attraverso atteggiamenti severi, minacce e rimproveri costanti, la negazione dei status-symbol duramente guadagnati (la macchina dell'azienda, il telefono cellulare, etc.) oppure affidando alla vittima lavori degradati e dequalificati, privandolo così di ogni opportunità di crescita personale e di carriera.

Si tratta in sostanza di una forma di persecuzione attuata attraverso una strategia di vessazioni psicologiche e disciplinari, volta a costringere il dipendente sgradito all'autolicenziamento. Le cause che portano ad una strategia di questo tipo possono essere personali, come l'invidia da parte dei superiori o la paura del capo di essere superato dal dipendente, oppure organizzativi come la necessità di ridurre o ringiovanire il personale o di diminuire le risorse umane in alcuni rami aziendali improduttivi. La ratio di questa strategia è evidentemente nel vantaggio di potersi liberare di un dipendente o sottoposto, senza dover sottostare alle norme e ai procedimenti spesso lunghi e onerosi previsti dal diritto del lavoro o da accordi sindacali, o semplicemente dalle clausole contrattuali. Il fenomeno del bossing è caratterizzato da numerose strategie che servono per indurre i lavoratori di un'azienda a dimettersi in modo volontario e spontaneo. Una strategia molto diffusa sarebbe quella di far circolare una lista nera in cui vengono inseriti i nomi delle persone che non svolgono delle mansioni utili per l'impresa e quindi non sono indispensabili ma solo di intralcio. Queste liste nere devono solitamente essere sempre più di una, non devono mai essere "ufficiali" bensì cercano di mantenere una certa segretezza a riguardo dei nomi delle persone che l'azienda ha scelto di eliminare. Questa strategia provoca nel personale dell'azienda un notevole stato di stress ai lavoratori oltre che la generazione di numerosi conflitti determinati dagli stati di tensione e di insicurezza che attuano lo scopo di promuovere numerosi licenziamenti da parte dei lavoratori per la loro esasperazione. Il bossing pertanto è un fenomeno che si può attivare in vari modi differenti e tende a creare stati di tensione nei confronti del soggetto che si vuole escludere dall'azienda; quali minacce, rimproveri, atteggiamenti severi, azioni di sabotaggio. Una seconda strategia che ha l'impresa o il datore di lavoro è quella di fornire al lavoratore degli incarichi che rappresentano per lui stesso motivo di degrado e di dequalificazione perché attraverso questi compiti lui non riesce a realizzare qualcosa di costruttivo. l'azienda se vuole allontanare delle figure lavorative le quali non sono più utili per il disegno aziendale perché sono invecchiate oppure per altri motivi, essa stessa deve pagare a loro delle somme di indennità molto elevate; pertanto le imprese preferiscono attivare il fenomeno del bossing.

Quasi tutti i moderni ordinamenti giuridici si sono dotati di una normativa specifica sul mobbing "dall'alto", o bossing, e spesso la legge o gli accordi sindacali prevedono i relativi strumenti e procedure operative a tutela di chi ne è vittima. La letteratura giuridica sull'argomento è ormai sufficientemente vasta ed articolata, e anche la casistica comincia ad essere studiata dal punto di vista giuridico e psico-sociologico con una certa sistematicità. Esiste una legge specifica per le vittime del fenomeno del bossing, il decreto legislativo numero 81 del 9 aprile del 2008 che essendo ancora inadeguato,garantisce lo stesso un filo di speranza per le vittime. Siamo ancora troppo lontani dalla tutela vera e propria perché si tratta di una zona dove le persone senza scrupoli né morale si muovono indisturbati, sicuri di non essere mai colpiti dalla legge proprio perché si tratta di fatti che moltissimi individui subiscono ma che poi la grande maggioranza di essi non denucia. Non bisogna assolutamente abbasare la guardia ma si deve combattere, denunciare; raccogliere quanto più materiale sia possibile ad esempio,le registrazioni audio che servono per inchiodare questi personaggi che meritano solamente il carcere senza condizionale.

SURGEON BOSSING

Violenza e vergogna

in sala operatoria

Neuroscienze ANEMOS, giugno 2015

 

 

 

 

 

 

 

Prossimamente seguiremo la vicenda giudiziaria di un caso di BOSSING avvenuta in un grande Ospedale del nord-est.

 

Tornate a trovarci!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

        Please consider your environmental responsibility before printing this page.

Crediti Info

© new MAGAZINE